2017, ACV - SuperAV (U.S.A.)
Un esperto della ETRE partecipa alla messa a punto del nuovo anfibio ACV- SuperAV di progettazione italiana e presso alcune basi dell’Esercito Statunitense alla formazione e all'addestramento dei piloti dell'U.S. Army.
Progettare il veicolo e impiantare negli U.S.A. la linea di fabbricazione di 16 esemplari di ACV - Super AV destinati alle Forze Armate Statunitensi, è stato ed è per l'azienda italiana propostasi per l’iniziativa, un evento di enorme rilevanza, sia per le caratteristiche proprie del veicolo, sia per i possibili sviluppi che ci si auspica derivino dal buon esito di questa prima fornitura.
Il veicolo, che per la sua imponenza fu immediatamente ribattezzato ACV - Super AV, è stato interamente progettato e messo a punto in Italia e italiani sono il suo motore e l'intera meccanica delle sospensioni e della trasmissione del moto, ad esclusione del cambio, da cui l’importanza che riveste la possibile decisione dell’U.S. Army di commissionarne un maggior numero di esemplari.
L'azienda italiana artefice di questo importante risultato vanta una considerevole competenza in merito ai veicoli blindati su ruote, ma il cimento di far anche navigare un blindato di oltre 30 t è intuibile per tutti noi che possa comportare notevoli difficoltà. Se il prototipo realizzato in Italia dimostrò durante il suo battesimo in acque italiane di poter soddisfare le esigenze militari che ne avevano promosso la progettazione, coadiuvare la Multinazionale, titolare della commessa nei confronti dell’U.S. Army ha significato dare corso ad un processo di enorme portata e dai molti imprevisti.
LA ETRE PRESSO IL N.A.T.C.
L’attività della ETRE in seno al progetto ACV - Super AV, iniziata in Italia con lo studio dei principali componenti del veicolo, proseguì negli Stati Uniti presso la sede del Nevada Automotive Test Center, N.A.T.C. dove i 16 veicoli di pre-serie sarebbero stati testati a cura della titolare della commessa.
Le attività richieste alla Etre presso il N.A.T.C. furono innanzitutto legate alla diagnosi delle eventuali anomalie rilevate sui veicoli a fondo linea e quelle che si sarebbero potute verificare durante il loro collaudo e le successive prove di durata.
La mancanza di esperienze pregresse dovute alla novità di moltissime parti del veicolo, richiedevano la presenza di un vero esperto e la risorsa ETRE ne aveva tutte le credenziali.
Si riscontrarono alcuni casi di disallineamento della struttura dello scafo, dovuti all’inesperienza delle maestranze locali nella saldatura dei suoi innumerevoli pannelli metallici e si risolsero alcuni problemi legati alla cablatura dell’impianto elettrico-elettronico. Si dette anche soluzione ad alcune imprecisioni di assemblaggio adeguandone i cicli di montaggio, come nel caso del disallineamento delle quattro ruote sterzanti anteriori, evidenziato dalla convergenza delle ruote del secondo asse e la divergenza di quelle del primo, che si riscontrò essere dovuto all'erroneo assemblaggio dei relativi tiranti.
Tra le attività che più hanno coinvolto la ETRE presso il N.A.T.C. vi furono quelle attinenti al successivo collaudo dei veicoli, consistente nel valutare la corrispondenza delle prestazioni massime di motore, trazione terrestre e marina ai capitolati di produzione, nonché testare l’efficienza di tutti i sistemi di bordo.
Gli interventi portarono all'adozione di nuove metodiche di messa a punto e alla revisione di alcune strutture, come l'adozione di un nuovo frangiflutti richiesto per l'eccessivo affondamento della prua durante le prove di navigazione alla massima velocità, causato da una differente ripartizione dei pesi rispetto al prototipo italiano.
LA ETRE PRESSO LA BASE MILITARE DELL’U.S. ARMY
Il successivo incarico fu assegnato alla ETRE presso la base militare dell’U.S. ARMY nel Maryland, dove si sarebbero svolte le prime sessioni di verifica della tenuta dei veicoli alle simulazioni operative alle quali i militari li avrebbero sottoposti. L’ingresso della nostra risorsa nella base, a differenza della precedente sede della ETRE presso il N.A.T.C. fu subordinato a tutti gli accertamenti di rito, che coinvolsero la Multinazionale committente, l’Ambasciata Italiana e l’Azienda alla quale facevamo capo.
L'attività ETRE fu di supporto proprio alla Multinazionale inglese titolare della consegna dei veicoli, tenuta anche a preparare i piloti che avrebbero condotto i veicoli durante le simulazioni e le risorse militari incaricate della “manutenzione di competenza degli equipaggi”.
Le durature e profonde esperienze maturate dalla risorsa ETRE in veste di docente in tecnologie automotive, ebbero un peso determinante nella buona riuscita dei corsi che si susseguirono nel periodo.
Il primo incarico assolto fu quello di verificare la completezza del materiale didattico, preparato dai docenti locali, e verificare il contenuto dei proiettabili. Si dimostrarono utili alcune modifiche all’uno e agli altri. Nel corso delle sessioni di formazione teorica fu lui stesso ad esporre gli argomenti in relazione ai quali il docente locale dimostrava minore competenza.
L’apporto della ETRE presso la base militare dell’U.S. ARMY si dimostrò però fondamentale nel corso delle sessioni di sperimentazione pratica degli insegnamenti, durante le quali i piloti furono impegnati nella condotta dei veicoli su strada, fuori strada e in navigazione; dallo stabilire regole su come procedere in situazione di emergenza e soccorso durante la navigazione, al definire le prescrizioni per una condotta in sicurezza, dal fornire indicazioni per il superamento di ostacoli sommersi, fino a quel momento mai sperimentate, a come procedere alla manutenzione del veicolo.
L'apprezzamento per le doti di manovrabilità e di comportamento dell'ACV - Super AV, dichiarato dai piloti al termine della loro formazione, fu anche la migliore ricompensa per l’impegno profuso dalla ETRE per raggiungere quel risultato.
Ritengo che la partecipazione a questa iniziativa sia stato uno dei migliori modi per riconoscere alla ETRE doti di competenza e affidabilità di operato.